PROTOCOLLO DI STERILIZZAZIONE
La sterilizzazione vede come obiettivo quello di garantire ai nostri pazienti strumenti e materiali sicuri.
Per questa ragione è di fondamentale importanza l’utilizzo di protocolli accreditati che consentano un procedimento di sterilizzazione convalidato come stabilisce la norma UNI EN 556-1:2002.
Il nostro studio si avvale di un rigoroso processo di sterilizzazione che risponde pedissequamente a tutte le normative in tale ambito enunciate dalla comunità europea e dalle maggiori società scientifiche.
Le metodiche accreditate prevedono prima di tutto un largo utilizzo di materiale monouso (tovaglioli, bicchierini, aspira-saliva flessibili, guanti, mascherine, puntali della siringa aria/acqua, vassoi, pennellini…). Tale materiale, all’uscita del paziente dalla sala viene eliminato e preparato allo smaltimento insieme a tutti i “rifiuti sanitari” prodotti, per essere poi ritirato e smaltito da un’azienda specializzata.
Viene poi diviso tutto ciò che è entrato in contatto con il paziente in tre categorie:
Strumenti e materiali che possono essere sterilizzati a calore (strumenti in acciaio, vetro ecc.), che subiscono tutto il processo di sterilizzazione.
Strumenti e materiali che devono essere sterilizzati a freddo (plastiche non termo resistenti, impronte…), vengono utilizzati liquidi sterilizzanti.
Strumentazione macro che viene decontaminata e sterilizzata mediante il passaggio di spray sterilizzanti, sempre tra paziente e paziente.
Il processo di Sterilizzazione a calore è quello che viene impiegato per il 95% dei nostri strumenti, e prevede diverse fasi che prevedono sistemi di controllo fisico, chimico, biologico ed elettronico. Tali procedimenti avendo numerosi sistemi di controllo vengono assolutamente definiti SICURI.
Tale processo prevede diverse fasi:
1. Decontaminazione dello strumentario
Dopo aver utilizzato gli strumenti questi vengono posizionati in una vasca contenete dei liquidi appositamente miscelati che consentano la decontaminazione degli stessi.
2. Lavaggio con Ultrasuoni
Vengono posizionati in apposite vasche ad ultrasuoni,che consentano la disgregazione di tutto il materiale che fosse rimasto sugli strumenti. 15 minuti di questa procedura in un bagno di disinfettante.
3. Lavaggio
Tutti gli strumenti vengono lavati e controllati sotto acqua corrente
4. Asciugatura
Tutti gli strumenti vengono asciugati singolarmente poiché devono subire il processo di sterilizzazione da asciutti.
5. Imbustamento
Tutti gli strumenti vengono imbustati singolarmente in buste di plastica e carta termosaldante o in gruppo (quando il loro utilizzo preveda questa necessità ). Tali buste verranno poi portate nell’autoclave dove avverrà il vero processo di sterilizzazione, e consentono di mantenere la sterilità degli strumenti fino alla loro apertura. Inoltre tali buste, presentano degli indicatori chimici, che rappresentano uno dei sistemi di controllo delle fasi di sterilizzazione. Gli indicatori chimici soo delle strisce rosa presenti su tutte le buste, che virano di colore diventando marroni a processo di sterilizzazione avvenuto. Per tanto le buste chiuse con la striscia marrone sono una garanzia che le stesse siano state in autoclave. Tutti gli strumenti una volta aperti da queste buste utilizzati o no sul paziente, subiscono tutto il processo di sterilizzazione da capo.
6. Ciclo di autoclave
L’autoclave, rappresenta il sistema di sterilizzazione a caldo più sicuro. Tale sistema prevede una sterilizzazione a calore umido a 135°C per 20 minuti sottovuoto ad una pressione di 2 atm. In queste condizioni qualunque forma virale o batterica viene distrutta. Le autoclavi da noi utilizzate, hanno dei sistemi di controllo efficacissimi.Nel caso di ciclo difettoso, qualunque anomalia viene segnalata, e non viene consentita l’apertura della stessa fino a che il problema non venga risolto. Questo è un sistema di controllo elettronico molto efficace. Un altro sistema di controllo è l’indicatore biologico. Questo è rappresentato da delle provette isolate di materiale biologico altamente resistenti alle sterilizzazioni. Tali provette vengono poste durante il ciclo e verificano il sistema di funzionamento del controllo elettronico dell’autoclave, attraverso la valutazione dell’avvenuta distruzione di tutto il materiale biologico contenuto in tali provette che si manifesta durante il cambio di colore. Questa è un’importante garanzia che si aggiunge a quella chimica degli indicatori sulle buste e quella elettronica dell’autoclave.
7. Stoccaggio
Tutti gli strumenti ora sterili, devono essere stoccati correttamente e pronti per l’utilizzo. Qualunque strumento venga aperto dalla busta o inserito nel campo di lavoro, subirà nuovamente il percorso di sterilizzazione.
Le metodiche accreditate prevedono prima di tutto un largo utilizzo di materiale monouso (tovaglioli, bicchierini, aspira-saliva flessibili, guanti, mascherine, puntali della siringa aria/acqua, vassoi, pennellini…). Tale materiale, all’uscita del paziente dalla sala viene eliminato e preparato allo smaltimento insieme a tutti i “rifiuti sanitari” prodotti, per essere poi ritirato e smaltito da un’azienda specializzata.
Viene poi diviso tutto ciò che è entrato in contatto con il paziente in tre categorie:
Strumenti e materiali che possono essere sterilizzati a calore (strumenti in acciaio, vetro ecc.), che subiscono tutto il processo di sterilizzazione.
Strumenti e materiali che devono essere sterilizzati a freddo (plastiche non termo resistenti, impronte…), vengono utilizzati liquidi sterilizzanti.
Strumentazione macro che viene decontaminata e sterilizzata mediante il passaggio di spray sterilizzanti, sempre tra paziente e paziente.
Il processo di Sterilizzazione a calore è quello che viene impiegato per il 95% dei nostri strumenti, e prevede diverse fasi che prevedono sistemi di controllo fisico, chimico, biologico ed elettronico. Tali procedimenti avendo numerosi sistemi di controllo vengono assolutamente definiti SICURI.
Tale processo prevede diverse fasi:
1. Decontaminazione dello strumentario
Dopo aver utilizzato gli strumenti questi vengono posizionati in una vasca contenete dei liquidi appositamente miscelati che consentano la decontaminazione degli stessi.
2. Lavaggio con Ultrasuoni
Vengono posizionati in apposite vasche ad ultrasuoni,che consentano la disgregazione di tutto il materiale che fosse rimasto sugli strumenti. 15 minuti di questa procedura in un bagno di disinfettante.
3. Lavaggio
Tutti gli strumenti vengono lavati e controllati sotto acqua corrente
4. Asciugatura
Tutti gli strumenti vengono asciugati singolarmente poiché devono subire il processo di sterilizzazione da asciutti.
5. Imbustamento
Tutti gli strumenti vengono imbustati singolarmente in buste di plastica e carta termosaldante o in gruppo (quando il loro utilizzo preveda questa necessità ). Tali buste verranno poi portate nell’autoclave dove avverrà il vero processo di sterilizzazione, e consentono di mantenere la sterilità degli strumenti fino alla loro apertura. Inoltre tali buste, presentano degli indicatori chimici, che rappresentano uno dei sistemi di controllo delle fasi di sterilizzazione. Gli indicatori chimici soo delle strisce rosa presenti su tutte le buste, che virano di colore diventando marroni a processo di sterilizzazione avvenuto. Per tanto le buste chiuse con la striscia marrone sono una garanzia che le stesse siano state in autoclave. Tutti gli strumenti una volta aperti da queste buste utilizzati o no sul paziente, subiscono tutto il processo di sterilizzazione da capo.
6. Ciclo di autoclave
L’autoclave, rappresenta il sistema di sterilizzazione a caldo più sicuro. Tale sistema prevede una sterilizzazione a calore umido a 135°C per 20 minuti sottovuoto ad una pressione di 2 atm. In queste condizioni qualunque forma virale o batterica viene distrutta. Le autoclavi da noi utilizzate, hanno dei sistemi di controllo efficacissimi.Nel caso di ciclo difettoso, qualunque anomalia viene segnalata, e non viene consentita l’apertura della stessa fino a che il problema non venga risolto. Questo è un sistema di controllo elettronico molto efficace. Un altro sistema di controllo è l’indicatore biologico. Questo è rappresentato da delle provette isolate di materiale biologico altamente resistenti alle sterilizzazioni. Tali provette vengono poste durante il ciclo e verificano il sistema di funzionamento del controllo elettronico dell’autoclave, attraverso la valutazione dell’avvenuta distruzione di tutto il materiale biologico contenuto in tali provette che si manifesta durante il cambio di colore. Questa è un’importante garanzia che si aggiunge a quella chimica degli indicatori sulle buste e quella elettronica dell’autoclave.
7. Stoccaggio
Tutti gli strumenti ora sterili, devono essere stoccati correttamente e pronti per l’utilizzo. Qualunque strumento venga aperto dalla busta o inserito nel campo di lavoro, subirà nuovamente il percorso di sterilizzazione.